Guardami
nuda e senza veli
mi svelo
nella mia essenza sublime
che feconda canta alla vita
di un travaglio fertile
di sacre gestazioni,
di seni tondi
che sfamarono il pianto più antico
ma anche di disillusioni,
di abbracci negati
di lacrime calde
che irrigano solchi
sui freddi visi impietriti
dalla mancanza d'amore...
Io che tra l'amare e l'umore
sono femmina e donna
e tu,
ricordamelo portandomi un fiore.