Solo a lui era consentito entrare liberamente,
gli detti le chiavi per quelle stanze segrete
dove buttavo via le maschere
e liberavo la mia mente.
Mi concessi a lui con ogni più intima
e strana confidenza,
conobbe e seppe amare come nessuno
la mia più vera essenza.
E non usò artifizi per non farmi andare,
non denudò solo il suo corpo
l’anima si liberò,
come se per sempre io
con lui avessi potuto restare.
Poi spogliò me con l’arte
di chi sa curare con l’amore
col balsamo e col miele lo nutrì,
riprese i battiti il mio cuore.
E se vi narro ciò
è per non dimenticare
perché ne ho urgenza,
e i miei pensieri in volo
non possono atterrare.
E come le cose più belle poi
come le più rare,
come quelle che cambiano il sentire
e accelerano i battiti del cuore,
visse un istante fugace
ma fu soltanto amore.